La longevità di Giobbe a 140 anni è uno degli indizi benevoli della natura per l’oasità che si incamminò nell’oltre da antico patriarca è ideale di felicità umana e usanza orientale tenere la mensa continuamente e liberamente apparecchiata all’interno della tenda per il ristoro di qualsiasi viandante; è da questa bontade che la fecondità orientale ottiene dalla natura la ricchezza, la longevità, la numerosa discendenza, il raddoppio dei possedimenti e le figlie generate han tutte grazia e bellezza conservata sino alla dipartita con l’uso del trucco agli occhi nominato CORNO DI STIBIO ch’è cosmetico rarissimo e tre di esse han tramandato ne’ secoli de’ secoli i nomi poetici di JEMIMAH, che significa colomba simbolo d’amore, poi la femmina CASSIA, nome di un profumo penetrante molto raro, infine la compiacente donna QERENHAPPUK che ha tramandato il nome al cosmetico ombretto per le ciglia. Tre donne di bellezza rara ed ora alla fine della storia dell’oasità che ho cercato notizie e po dipinte immagino che Giobbe o chi per esso tornerà a rivivere la vita terrena insieme a coloro a cui natura concederà di nuovo l’esistenza col recupero di energie materiali in cui associa il benessere usato mantenendo il ricordo del passato.
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Tela 1 – Ora òe genti per la mia misera sorte si fanno beffe di me e non risparmiano gli sputi al mio volto, i cui padri avrei rifiutato di lasciare tra i cani del mio gregge.
Tela 2 – La perfezione dell’essere supremo ha disseminato lo spazio di corpi interstellari in cui diffondono la loro magnificienza.
Tela 3 – Allora l’essere disse al ribelle Giobbe: “conosci tu le leggi del cielo e detrmini il loro influsso sulla terra?”.
Tela 4 – Io mi ribello a te o Dio! Perchè no retribuisci equamente gli atti dell’uomo.
Tela 5 – I malvagi paseranno dalla ricchezza alla miseria ed il benessere della materia si muterà in fame.
Tela 6 – Protetto dal bene possiedo e governo i miei servitori guido con imparzialità la famiglia e sono esempio di moralità.
Tela 7 – Giobbe imparò che la giustizia è una virtù dell’uomo e si interrogò così: “rispetterò il diritto del debole?”.
Tela 8 – Come posso far capire le virtù ad un uomo insensato. Un folle diventerà cosciente se il puledro dell’Onagro doventerà uomo, cioè mai! Tu invece, sono certo, allontanerai l’iniquità ed io ti accoglierò.
Tela 9 – Protetto nel seno materno e ricco di beni materiali con rettitudine professo le leggi del Signore.
Tavola 10 – La mia benevolenza è tanta verso di te che voglio farti conoscere la fonte del male. Eccolo! E’ Behemot (la bestia che io ho creato al pari tuo). E’ lui che guida il potere sulla terra. Io lo posso distruggere, ma tu non sei in grado di addomesticarlo, perchè la bestia è in lui e tutti e due siete infinitamente diatanti da me. Appellati alla riconciliazione e riavrai la felicità del giusto.
Tela 11 – Tre amici, apprese le disgrazie che si erano abbattute su Giobbe andarono a commiserarlo non lo riconobbero si fermarono per sette giorni e sette notti nessuno rivolse le parole, videro quanto grande era il suo dolore.
Tela 12 – Mas un giorno il male di ritorno dal suo giro sulla terra in agguato ai giusti disse a Dio: “Perchè lodi così tanto il tuo servo Giobbe? Colpiscilo e sentirai ti maledirà!” Dio rispose: “Ecco tutto ciò che è suo è in tuo ptere, ma risparmia la sua vita!”.
Tela 13 – Aggiunse: “Sappi che la luce del malvagio si spegnerà di ardere. Io lo strapperò dalla sua tenda e lo trascinerò dal re dei terrori”.
Tela 14 – Giobbe maledisse l’esistere: “Perisca il giorno nel quale sono nato. Si oscurino le stelle fai ch’io non veda l’aurora”.
Tela 15 – Per ritornare puro al mio cospetto – al tuo Creatore – segui l’esempio degli animali da me creati considera l’oro come polvere e gli altri metalli come sassi di torrente il tuo oro sarà l’Onnipotente.
Tela 16 – Giobbe guarito da ogni male ricostruì la famiglia tutelata dalla Grazia. La sua seconda paternità si rinnovò con eventi di poco dolore e molte gioie che lo condussero alla quiete dell’ultima ora. Imparò a tacere tanto che amò il silenzio e l’assoluto anche quando non riusciva a comprenderlo. Le sue virtù furono premiate perchè morì come “L’uom che is addormenta”.
Tela 17 – Tu mi hai donato il soffio della vita ed io la impiegherò nel rispetto della natura.
Tela 18 – Tu mi hai donato il soffio della vita ed io la impiegherò nel rispetto della natura.